Controllo di gestione nelle imprese vitivinicole: cos’è e perché è importante
Le aziende vinicole dovrebbero dotarsi di un insieme di strategie, strumenti e processi che garantiscano una crescita sostenibile nel tempo. Scopri con noi cos’è il controllo di gestione e come implementarlo nella tua impresa vitivinicola.
I proprietari di aziende vinicole hanno molte cose da monitorare e gestire. Dalle attività nei vigneti all’analisi dei costi di produzione, dalle strategie di marketing alle vendite, fino alla distribuzione. Molte di queste sfide possono essere semplificate con il giusto approccio e strumenti idonei per un efficace controllo di gestione nelle imprese vitivinicole.
Nell’ottica di una crescita sostenibile nel tempo, le aziende vinicole dovrebbero dotarsi di un insieme di strategie, strumenti e processi adeguati alle proprie necessità. Un sistema che consenta di sviluppare una rete di feedback per valutare il proprio operato, prendere decisioni migliori e orientate a soddisfare gli obiettivi di business.
Come in qualsiasi azienda, piccola o grande che sia, il controllo di gestione nelle imprese vitivinicole è il modo più efficace di pianificare e programmare le azioni necessarie a guidarle. Senza di esso, qualsiasi realtà imprenditoriale si ritroverebbe alla mercé di obiettivi a breve termine, impossibilitata a monitorare e migliorare le proprie performance. Incapace di cogliere l’efficacia nel tempo delle strategie implementate.
Dunque, cos’è e in cosa consiste il controllo di gestione? Se ben implementato, quali sono i vantaggi che ne derivano? È quello che stiamo per approfondire insieme.
Che cos’è e a cosa serve il controllo di gestione nelle imprese vitivinicole
Partiamo dal presupposto che non è possibile gestire, né migliorare, ciò che non può essere misurato. Questo significa che ogni aspetto del business di un’azienda dovrebbe essere analizzato, per consentire di pianificare e intraprendere azioni orientate alla crescita sostenibile dell’impresa.
Un efficace sistema di programmazione e controllo di gestione aziendale è dunque cruciale per qualsiasi attività imprenditoriale, a prescindere dalla dimensione e dal mercato in cui opera. In particolare, nelle aziende vinicole, in quanto sono realtà particolarmente esposte a:
- ingerenze di fattori esterni (per esempio nella fase di coltivazione e di raccolta delle materie prime);
- dinamiche di produzione e commercio specifiche del settore.
Basti pensare all’articolata fase di produzione, che può richiedere anche tempi molto lunghi, con un conseguente impatto sul ciclo finanziario. Un approccio efficace del controllo di gestione nelle imprese vitivinicole rappresenta la chiave di volta per sostenere un efficiente meccanismo produttivo, soprattutto per cantine e cooperative. Semplificando, per chiarire, possiamo dire che:
- la contabilità è un processo di raccolta e registrazione di tutti gli eventi economici o finanziari, allo scopo di redigere un bilancio di esercizio necessario ad accertare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda;
- il controllo di gestione organizza e analizza i dati ricavandone informazioni preziose per intraprendere strategie di business adeguate e coerenti.
Di solito, all’interno dell’azienda sono 3 le principali figure coinvolte:
- imprenditore;
- manager;
- controller.
Mentre l’imprenditore e i manager sono impegnati a definire gli obiettivi da conseguire, per organizzare le attività operative dell’azienda, spetta al controller valutare, assieme a loro, i risultati effettivi che ne conseguiranno. In questo modo, confrontandoli con il bilancio previsionale, sarà possibile valutare l’impatto delle azioni intraprese, per ottimizzarle e/o sviluppare strategie migliori: orientate al conseguimento degli obiettivi di business.
Il controller deve essere in grado di interpretare e valutare le attività svolte all’interno dell’azienda vinicola. Perciò, serve una profonda conoscenza del settore, oltre alle competenze di contabilità analitica, per valutare in modo realistico l’andamento economico-finanziario, su cui si baseranno le future decisioni manageriali.
Controllo di gestione: metti in sicurezza l’azienda e prendi decisioni migliori
Se con la pianificazione l’azienda stabilisce obiettivi e linee guida, concentrando i propri sforzi per raggiungerli, con il controllo di gestione l’impresa vitivinicola monitora e migliora le proprie performance.
Attraverso processi e strumenti adeguati, è dunque possibile individuare i punti deboli e intervenire con tempestività, prima che la strada intrapresa possa alimentare un’eventuale crisi d’impresa. Contestualmente, l’azienda può concentrarsi sulle attività più proficue e perseguirle per sostenere la propria crescita.
Dunque, il controllo di gestione è vitale. Permette di analizzare le risorse necessarie in ogni ambito aziendale (coltivazione, produzione e commercializzazione), orientandone l’impiego nel modo più efficace, poiché consente di:
- analizzare le risorse economiche di cui l’azienda vinicola dispone e definire budget realistici;
- individuare quali siano i fattori produttivi orientati alla crescita e dove l’azienda, invece, risulti carente;
- implementare azioni efficaci per raggiungere gli obiettivi operativi e monitorarne l’impatto nel tempo, affinché sia possibile agire in modo predittivo per correggerle.
Come sappiamo, nel contesto aziendale i dati possono provenire da qualsiasi ambito produttivo. Perciò, un controllo di gestione ottimizzato è in grado non solo di massimizzare tutte le risorse, ma anche di alimentare le strategie di marketing e vendita dell’azienda vitivinicola.
Come funziona il controllo di gestione nel mondo del vino
Un controllo di gestione efficace è strutturato, seppur sinteticamente, su 4 fasi fondamentali:
- pianificazione – è il primo passo per eseguire un adeguato controllo di gestione, poiché consiste nell’elaborazione e definizione del budget e delle strategie per raggiungere gli obiettivi a lungo, medio e breve termine. È proprio in questa fase che si definiscono gli indicatori specifici che permetteranno di misurare il raggiungimento dei traguardi preventivati;
- esecuzione – è la fase di mobilitazione, in cui si distribuiscono delle risorse, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi prefissati;
- reporting – questa è la fase in cui si svolge l’attività propria del controllo di gestione, attraverso l’analisi e la verifica dei piani aziendali e dei risultati ottenuti. Si svolge contemporaneamente alle normali attività aziendali e, grazie all’analisi comparata dei dati con i KPI (indicatori chiave di prestazione) definiti nella fase di pianificazione, è possibile produrre report a cadenza mensile, trimestrale e annuale, per verificare l’efficacia delle strategie intraprese;
- valutazione – conosciuta anche come fase di correzione, consiste nella revisione dei piani e dell’impiego delle risorse a disposizione. È fondamentale per tirare le somme sul risultato complessivo, individuare problematiche da risolvere e punti di forza su cui investire per individuare nuovi obiettivi e strategie di business basate sull’analisi di dati concreti.
Il lavoro del controller è ovviamente supportato da un buon software gestionale, che permette di automatizzare le operazioni ripetitive e soggette al rischio di eventuali errori di calcolo. Questo tipo di supporto informatico ottimizza il lavoro degli addetti alla contabilità analitica, delegando alla macchina il computamento meccanico dei dati. In questo modo, consente al controller di dedicarsi all’analisi ragionata delle informazioni chiave che emergono dai report.
Il funzionamento del controllo di gestione è comune per ogni tipo di azienda, ma per il settore vinicolo si richiede ai responsabili delle analisi di avere conoscenze verticali, come:
- modalità e processi di coltivazione delle uve;
- attività di produzione dei vini e d’imbottigliamento;
- strategie e dinamiche di commercio, distribuzione e importazione dei prodotti della cantina.
Chi si occupa del controllo di gestione nel settore vitivinicolo deve essere competente in materia, poiché si tratta di un ecosistema aziendale con delle esigenze peculiari. Ad esempio, sul processo produttivo gravano non solo i fattori di imprevedibilità legati alla coltivazione dei vigneti, ma anche tutta la sensibilità dei procedimenti di: fermentazione, invecchiamento, imbottigliamento e conservazione. E questi sono aspetti specifici, che rendono il vino un prodotto culturale, oltre che consumabile.
Quali sono i vantaggi del controllo di gestione nelle imprese vitivinicole
È evidente come il controllo di gestione rappresenti un approccio strategico per gli imprenditori alla guida delle loro aziende. Consente di valorizzarne il potenziale e di metterle in sicurezza, garantendone la continuità attraverso una tempestiva rilevazione di un possibile stato di crisi.
Nonostante ogni azienda presenti peculiarità e necessità specifiche, non è più concepibile un agire in modo approssimativo. Prendere decisioni sulla base di percezioni o esperienze pregresse non è solo pericoloso, ma è anche un approccio che non rispetta le normative in vigore (Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza).
In un panorama internazionale dove i mercati sono sempre più soggetti a dinamiche in continua evoluzione, le aziende vitivinicole hanno l’imprescindibile necessità di progettare e adottare sistemi di gestione snelli e su misura. Strategie concrete, personalizzate e capaci di soddisfare il fabbisogno di pianificazione e controllo. È l’unico modo per strutturare realtà imprenditoriali orientate al futuro, pronte ad affrontare le imprevedibili criticità che possono condizionarne il successo.
I vantaggi che derivano da un efficace controllo di gestione nelle imprese vitivinicole sono lampanti, poiché consentono di:
- massimizzare le risorse economiche e produttive – attraverso un’accurata analisi di bilancio è possibile definire obiettivi concreti e raggiungibili a livello di mercato, sulla base delle reali risorse a disposizione. Senza dimenticare che consente di redigere un piano previsionale, per impiegare con efficacia le risorse e definire obiettivi raggiungibili;
- verificare l’andamento aziendale – dopo aver definito il budget, attraverso l’analisi comparata dei dati, mensile o trimestrale, il controllo di gestione consente di valutare i risultati del modello di business confrontandoli con quelli ipotizzati in fase di definizione del budget. L’imprenditore ha la possibilità di verificare l’andamento aziendale e di valutare quali azioni sia meglio intraprendere;
- far emergere le performance di ogni unità produttiva – imprenditore e manager hanno la possibilità di analizzare il rendimento di ogni singola unità produttiva. Così facendo, potranno identificare i reparti più performanti, intervenire per ottimizzare i processi delle unità meno proficue e incrementare il rendimento globale dell’azienda.
Professionisti al servizio delle imprese vitivinicole
Il controllo di gestione nelle imprese vitivinicole è un tassello fondamentale per garantirne il successo delle strategie intraprese. Consente di guardare al futuro con proattività e di anticipare, per quanto possibile, gli ostacoli che potrebbero compromettere il cammino aziendale, predisponendo le contromisure più idonee.
Tuttavia, per implementare strategie, strumenti e processi necessari a prevedere gli eventi e ad anticipare le decisioni sulla base di dati realistici, non ci si può improvvisare degli esperti. È necessario rivolgersi a dei professionisti con competenze verticali nel mondo del vino.
WineJob può sostenerti nello sviluppo della tua impresa vitivinicola. Ti accompagniamo nel processo di crescita attraverso l’individuazione degli esperti in grado di aiutarti a instaurare un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile. Contattaci per concordare una consulenza e cominciare da subito a dare nuovo impulso alle tue aspettative imprenditoriali.